etichettatura cablaggi elettrici
etichettatura cablaggi elettrici
Nell'ambito della costruzione del mio plastico,oltre a dividere le varie linee per colori e sezioni differenti dei cavi,ho previsto anche l'etichettatura dei cavi,specialmente per quanto riguarda scambi e sezionamenti.
per effettuarla ho acquistato delle apposite fascette della Legrand,che hanno uno spazio dedicato per poter scrivere numero e\o descrizione con un pennarello indelebile.
dal momento che mi piace complicarmi la vita ho pensato di applicarci la dicitura con la dymo.
ne ho acquistata una in un supermercato.
questa
ho iniziato l'etichettatura
così
mentre cercavo il tratto basso,sono entrato nella pagina dei caratteri speciali,e ho trovato questo simbolo
ho deciso di metterlo anche sui moduli,così nessuno potrà dire....
ma qualè il cavo di alimentazione dell'analogica ?
sarà questo?
per effettuarla ho acquistato delle apposite fascette della Legrand,che hanno uno spazio dedicato per poter scrivere numero e\o descrizione con un pennarello indelebile.
dal momento che mi piace complicarmi la vita ho pensato di applicarci la dicitura con la dymo.
ne ho acquistata una in un supermercato.
questa
ho iniziato l'etichettatura
così
mentre cercavo il tratto basso,sono entrato nella pagina dei caratteri speciali,e ho trovato questo simbolo
ho deciso di metterlo anche sui moduli,così nessuno potrà dire....
ma qualè il cavo di alimentazione dell'analogica ?
sarà questo?
- massimo raimondi
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Re: etichettatura cablaggi elettrici
Ottima idea ... lavoro pulito ed essenziale per rimetterci le mani in caso di necessità
grazie per la condivisione ... però questo sai che significa... eheee ??
grazie per la condivisione ... però questo sai che significa... eheee ??
Re: etichettatura cablaggi elettrici
massimo raimondi ha scritto:
grazie per la condivisione ... però questo sai che significa... eheee ??
se immagino quello che pensi .....
- gianfrancoproietti
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Re: etichettatura cablaggi elettrici
bene pero dal mio modo di vedere chi fa un impianto sa dove mettere le mani anche se non ci sono le etichettature,perche sa quello che fa...e non dico altro..by by
il mio sito http://amogi.altervista.org
- massimo raimondi
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Re: etichettatura cablaggi elettrici
... non posso essere d'accordo ... sia per impostazione "lavorativa" che per praticità ed esperienza sul campo.gianfrancoproietti ha scritto:bene pero dal mio modo di vedere chi fa un impianto sa dove mettere le mani anche se non ci sono le etichettature,perche sa quello che fa...e non dico altro..by by
tutti gli impianti tecnologici vanno documentati per consentire manutenzioni ed evoluzioni , ma non solo da parte da chi lo ha realizzato ma da tutti (che hanno le giuste competenze).
Chi meglio di te che ci lavori nel campo può apprezzare ... Immagina che succederebbe se per il tuo lavoro ti trovassi davanti ad un impianto fatto "ad capocchiam" ... dovresti prima interpretare che come è stato collegato e poi individuare l'eventuale guasto ... l'etichettatura dei cablaggi oltre ad essere utile e necessaria , negli impianti elettrici industriali è proprio obbligatoria; mi sa che è anche obbligatoria nella FIMF (per curiosità vado a vedere)...
- gianfrancoproietti
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Re: etichettatura cablaggi elettrici
mi dispiace per te massimo che non sei d'accordo,negli impianti elettrici come dici non è obbligatorioetichettare i cablaggi,l'unica cosa che è obbligatoria è la etichettatura della massa con anche i valori di profondita di cui è posto il picchetto fidati,se poi volete fare i professional è un'altra cosa adfdiritura andare ha vedere se nella norma FIMF è obbligatorio il cablaggio etichettato...bho mha me sembra proprio la tua classica battuta è bello ma non balla..massimo raimondi ha scritto:... non posso essere d'accordo ... sia per impostazione "lavorativa" che per praticità ed esperienza sul campo.gianfrancoproietti ha scritto:bene pero dal mio modo di vedere chi fa un impianto sa dove mettere le mani anche se non ci sono le etichettature,perche sa quello che fa...e non dico altro..by by
tutti gli impianti tecnologici vanno documentati per consentire manutenzioni ed evoluzioni , ma non solo da parte da chi lo ha realizzato ma da tutti (che hanno le giuste competenze).
Chi meglio di te che ci lavori nel campo può apprezzare ... Immagina che succederebbe se per il tuo lavoro ti trovassi davanti ad un impianto fatto "ad capocchiam" ... dovresti prima interpretare che come è stato collegato e poi individuare l'eventuale guasto ... l'etichettatura dei cablaggi oltre ad essere utile e necessaria , negli impianti elettrici industriali è proprio obbligatoria; mi sa che è anche obbligatoria nella FIMF (per curiosità vado a vedere)...
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Re: etichettatura cablaggi elettrici
...si tratta di moduli FIMF, mica di una sala CED.
I cablaggi FIMF sono quelli...al massimo si può etichettare il resto dei cablaggi ( collegamento scambi, alimentazione 12V per servizi)
I cablaggi FIMF sono quelli...al massimo si può etichettare il resto dei cablaggi ( collegamento scambi, alimentazione 12V per servizi)
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Re: etichettatura cablaggi elettrici
... ... miiiiii sto cercando di esprimere un concetto pratico ed anche di metodo ... mettiamola più semplice ...quante volte è capitato che su alcuni moduli abbiamo avuto problemi "elettrici" e non si capiva come erano collegati i cavetti ... ed è capitato anche a me che durante il trasporto si sono staccati alcuni cavi del bus ... mi sono "salvato" proprio perchè erano etichettati ... ma se non ci fossi stato io presente , ciascun del gruppo avrebbe potuto rimetterli a posto ...
francamente non capisco questo "dibattito" ...
francamente non capisco questo "dibattito" ...
- gianfrancoproietti
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Re: etichettatura cablaggi elettrici
fabio_lucarelli ha scritto:massimo raimondi ha scritto:
grazie per la condivisione ... però questo sai che significa... eheee ??
se immagino quello che pensi .....
essere un po piu chiari se qualcuno pensa ed immagina credo che sia piu giusto farlo presente a tutti senza creare questo tipo di sottofuggi....non è un dibattito ma si esprime una propria opinione...
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Re: etichettatura cablaggi elettrici
ma de che stai a parlà??gianfrancoproietti ha scritto: essere un po piu chiari se qualcuno pensa ed immagina credo che sia piu giusto farlo presente a tutti senza creare questo tipo di sottofuggi....non è un dibattito ma si esprime una propria opinione...
stavo scherzando con massimo,perchè vorrebbe unificare i cablaggi dei moduli sociali e IO ho risposto
nun ce penso a rifarli tutti
perchè pensi sempre che si vuole mettere in discussione la tua persona o il tuo operato??
comunque la risposta che hai dato sui cablaggi non stà in cielo ne in terra...
cito estratto della normativa
"Sezione 3 - Sviluppo del progetto costruttivo
Definite le caratteristiche dei componenti si può procedere allo sviluppo del disegno costruttivo del quadro.
Per prima cosa è indispensabile redigere lo schema elettrico multifilare (o unifilare nel caso di quadri di distribuzione) e funzionale. Anche se lo schema è già stato sviluppato da un punto di vista "prestazionale" da uno studio di progettazione è sempre opportuno riprenderlo e definire i particolari costruttivi che per ovvi motivi sono esclusi in fase di progettazione quali:
siglatura dei componenti
numerazione dei fili e dei morsetti
definizione dei conduttori da utilizzare
definizione dei colori dei dispositivi di comando e segnalazione
sviluppo grafico di dettaglio
A questo scopo ci vengono in aiuto le norme. In particolare:
CEI EN 60204-1 (equipaggiamento a bordo macchina)
CEI EN 60617 (simbologia)
CEI 44-6 (identificazione letterale dei componenti)
Scopo delle sopraccitate norme è quello di unificare gli standard di redazione dei disegni e renderli così comprensibili a chiunque debba leggerli."
scusa è